Paolo Virzì è uno dei pochi registi italiani in grado di fare del cinema di qualità e riesce a scrivere ed elaborare una storia in modo eccellente.
Il Capitale Umano esplora la miseria umana e la corruzione in Italia attraverso le vicende di tre personaggi, creando un’atmosfera cupa.
La riuscita del film dipende dagli interpreti, ma il personaggio di Gifuni è anonimo e non emoziona, mentre quelli dei patriarchi non evolvono durante il film. È invece ben caratterizzato quello di Bentivoglio. Valeria Bruni Tedeschi e Valeria Golino recitano bene, così come Matilde Gioli, che è la rivelazione del film.
Il personaggio di Pinelli è promettente, ma la sua interpretazione lo rende non credibile, danneggiando l’intero film. Il finale può sembrare troppo scontato, ma è una questione soggettiva.
Nonostante i difetti nella scrittura, il film è credibile e mostra la realtà della società italiana di oggi. Il Capitale Umano è un film che si distingue rispetto alle pellicole italiane della media, ricevendo un voto in più di incoraggiamento
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